Nel 2013, Amanda Palmer rispose in modo clamoroso a un articolo sessista pubblicato dal Daily Mail, che nella recensione di un suo concerto si era concentrato quasi esclusivamente sul fatto che Amanda avesse cantato con una tetta accidentalmente scoperta. In risposta, la cantante si esibì completamente nuda al Roundhouse di Londra, cantando un brano appositamente composto per l’occasione, intitolato Dear Daily Mail.
La performance, ironica e graffiante, rivendica con forza il diritto di un’artista a esprimersi senza censura. Questo gesto si ricollega fortemente al videoclip del 2012 The First Time Ever I Saw Your Face, dove la nudità di Palmer era già usata come strumento espressivo e simbolico.
La performance, ironica e graffiante, rivendica con forza il diritto di un’artista a esprimersi senza censura. Questo gesto si ricollega fortemente al videoclip del 2012 The First Time Ever I Saw Your Face, dove la nudità di Palmer era già usata come strumento espressivo e simbolico.