La bella scontrosa

Regia di: Jacques Rivette

Nudometro:
La belle noiseuse racconta la storia di un celebre pittore ormai ritirato che accetta di tornare al lavoro per ritrarre Marianne (Emmanuelle Béart), la giovane e sensuale compagna di un artista emergente. Nel silenzio dello studio, tra pose sempre più intime e sedute estenuanti, prende forma un confronto fisico e mentale carico di tensione erotica, dove il corpo nudo della modella diventa strumento e ostacolo dell’ispirazione. Emmanuelle Béart interpreta Marianne con coraggio e naturalezza, posando in lunghissime scene quasi in tempo reale. Il film dura circa quattro ore e mostra senza tagli il gesto artistico, grazie ai disegni reali dell’artista Bernard Dufour. La regia di Jacques Rivette rinuncia al ritmo narrativo tradizionale per mettere lo spettatore di fronte all’ossessione del processo creativo. Premiato con il Gran Premio della Giuria a Cannes, è considerato un’opera monumentale sull’arte, la nudità e lo sguardo maschile.
Al settantunesimo minuto c’è la prima scena di nudo. Emmanuelle Béart si toglie la vestaglia e resta completamente nuda di fronte al pittore, che inizia a disegnare degli schizzi preparatori. All’ottantaquattresimo minuto l’attrice nuda è seduta su uno sgabello, chinata in avanti, in posa per altri schizzi. È stanca e il pittore la congeda. Emmanuelle si spoglia per un’altra sessione sette minuti dopo. Al novantottesimo minuto l’attrice è in una posa differente, in piedi, leggermente chinata in avanti con le mani appoggiate a uno sgabello. Nove minuti dopo, la ragazza sta fumando una sigaretta stesa sul divano dello studio del pittore. Ha indosso la vestaglia. L’uomo si avvicina, la fa voltare su un fianco e le toglie la vestaglia. A seguire, Emmanuelle Béart posa nuda stesa su una coperta di lana appoggiata al pavimento. La posa successiva è su una panchina di legno, piuttosto scomoda per la ragazza. Emmanuelle Béart nuda è uno spettacolo favoloso e al centodiciassettesimo minuto inizia una serie di scene in cui posa nuda in varie posizioni, una dopo l’altra. Sullo sgabello, su una poltrona di pelle, su una chaise longue, su una coperta. Al centocinquantatreesimo minuto Emmanuelle si toglie la vestaglia e ci mostra l’ennesimo nudo integrale, poi si stende su un lenzuolo bianco. L’attrice posa un altro paio di volte, poi non ci sono più nudi nell’ultima mezz’ora del film.

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Nude scenes

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