A Nofi, città immaginaria a una trentina di chilometri da Napoli, vive Miluzza (Lucia Cara) insieme alla sua famiglia. La madre Nunziata (Stefania Sandrelli) è una ninfomane che si intrattiene con i soldati. Il padre è un sarto e il nonno è un pizzaiolo. Seguiamo le avventure e le scoperte sessuali di Miluzza, mentre sullo sfondo c’è la Seconda Guerra Mondiale.
Al quindicesimo minuto c’è l’esordio nudo della diciannovenne Lucia Cara, che è in piedi in un catino, tutta insaponata, e ci mostra un bel nudo integrale. Si tratta anche del suo esordio cinematografico, anche se purtroppo ha recitato soltanto in un paio di film. Stefania Sandrelli l’aiuta a lavarsi, seduta su uno sgabello, con una coscia che le esce dal vestito, avvolta in una calza nera autoreggente. Undici minuti dopo Lucia si accovaccia in un canneto per fare pipì, mentre un giovane soldato la spia. L’attrice si alza la gonna e ci mostra il culo. Quattro minuti dopo, Stefania Sandrelli fa sesso a letto con un uomo. Lei è vestita e distesa sul letto, con la gonna alzata, le cosce parzialmente coperte dalle calze. Cinque minuti dopo Lucia Cara sale delle scale a pioli e un uomo resta imbambolato a fissarle il culo sotto la gonna.
