Con Benedetta, Paul Verhoeven ci regala un nunsploitation moderno, con tutti gli ingredienti al posto giusto. È la storia di Benedetta Carlini (Virginie Efira), entrata in un convento toscano nel XVII secolo, mentre fuori la peste si diffonde e miete vittime. Tra le pareti del convento Benedetta inizia una relazione amorosa con Bartolomea (Daphne Patakia).
Al diciassettesimo minuto, Daphne Patakia si fa una doccia dietro una tenda trasparente. Una suora dall’altra parte della tenda la irrora con un secchio d’acqua calda. Dodici minuti dopo, Guilaine Londez interpreta una suora matura che si toglie l’abito e ci mostra un bel nudo integrale. Subito dopo, Virginie Efira si guarda un seno in uno specchio. Più tardi, Virginie Efira si spoglia dietro a una tenda e mostra il corpo nudo a Daphne. Poco dopo, ammiriamo Virginie Efira nuda in una scena leggermente blasfema. In una visione, Benedetta si toglie la camicia da notte e si avvicina completamente nuda a un uomo sulla croce.
Ventuno minuti dopo, c’è una lunga e arrapante scena lesbo con Daphne Patakia e Virginie Efira. Cinque minuti dopo, Louise Chevillotte si auto infligge una punizione frustandosi la schiena e mostrando i seni. Un minuto dopo c’è un’altra scena lesbo con Daphne Patakia e Virginie Efira. Virginie è stesa a letto e Daphne la sta masturbando, ma qualcuno le spia. Qualche minuto dopo, Virginie Efira si toglie i vestiti, prende la mano di Daphne Patakia e se la porta tra le gambe per farsi masturbare. In una scena seguente, Alexia Chardard interpreta il ruolo di una cameriera incinta, che entra in una stanza con un eccitante décolleté, poi tira fuori un seno dal vestito e spruzza del latte (il latte è realizzato in CGI). Sedici minuti dopo c’è un nudo integrale di Daphne Patakia nuda, legata a un tavolo delle torture. Per fortuna, possiamo vedere le nudità senza guardare le torture. Rivediamo Daphne Patakia e Virginie Efira a pochi minuti dalla fine del film.
