Nel 2005 il regista Peter Jackson porta nei cinema la sua versione di King Kong, remake dell’omonimo film del 1933 (che aveva già avuto un remake nel 1976). La trama è più o meno la stessa, con alcune variazioni. L’isola misteriosa, il gorilla gigante che si innamora dell’attrice di vaudeville Ann Darrow (Naomi Watts), il triste finale in cima al grattacielo. Niente attrici nude, purtroppo, ma qualcosa da segnalare c’è.
Al trentanovesimo minuto della versione extended cut, Naomi Watts balla sul ponte della nave insieme a un gruppo di marinai. L’attrice indossa una camicetta bianca e la brezza marina le ha indurito i capezzoli. Ventiquattro minuti dopo Naomi sta annaspando in acqua durante una tempesta. Un gruppo di uomini cerca di portarla a riva dopo averla legata a una corda. Il suo reggiseno trasparente ci mostra l’ombra dei capezzoli, o forse è la nostra immaginazione da arrapati. Novantotto minuti dopo Naomi Watts cammina in una strada di città con indosso un elegante abito bianco senza reggiseno. I suoi capezzoli turgidi spingono sotto la stoffa. Kong la prende delicatamente e dopo aver giocato su un laghetto ghiacciato la porta sulla cima dell’Empire State Building per l’ultimo atto del film.
Al trentanovesimo minuto della versione extended cut, Naomi Watts balla sul ponte della nave insieme a un gruppo di marinai. L’attrice indossa una camicetta bianca e la brezza marina le ha indurito i capezzoli. Ventiquattro minuti dopo Naomi sta annaspando in acqua durante una tempesta. Un gruppo di uomini cerca di portarla a riva dopo averla legata a una corda. Il suo reggiseno trasparente ci mostra l’ombra dei capezzoli, o forse è la nostra immaginazione da arrapati. Novantotto minuti dopo Naomi Watts cammina in una strada di città con indosso un elegante abito bianco senza reggiseno. I suoi capezzoli turgidi spingono sotto la stoffa. Kong la prende delicatamente e dopo aver giocato su un laghetto ghiacciato la porta sulla cima dell’Empire State Building per l’ultimo atto del film.
