La matriarca è un film del 1968 diretto da Pasquale Festa Campanile. Dopo i funerali del marito, la giovane vedova Margherita (Catherine Spaak) viene a sapere dell’esistenza di una garçonnière intestata al defunto. Rimasta scioccata dalla rivelazione che il marito era un dongiovanni impenitente, Margherita decide di vendicarsi e di batterlo sul suo stesso terreno concedendosi a parecchi uomini. Uno di questi, un medico, si innamora di lei.
Dopo i funerali, Catherine Spaak si fa una doccia. Non vediamo molto dietro ai vetri smerigliati, ma la scena è molto sexy. Più tardi, la donna è nella garçonnière del marito e sta guardando dei filmati erotici con protagonista Fabienne Dali. Nella scena seguente, Catherine Spaak ci regala un primo, fugace nudo. Un altro veloce nudo arriva cinque minuti dopo, quando l’attrice immagina di essere frustata da un tennista. Dieci minuti dopo, Fabienne Dali corre completamente nuda nella sua stanza da letto, poi si mette sotto le coperte. Due minuti dopo, Catherine Spaak fa sesso con un uomo, distesa sul pavimento. Tre minuti più tardi, l’attrice si eccita facendo camminare uno scarabeo sul suo seno.
Edda Ferronao è la terza attrice nuda del film. Un uomo le si avvicina con la canna dell’acqua e la bagna completamente. Lei indossa soltanto un grembiule, senza niente sotto. Subito dopo, Catherine Spaak prende il sole nuda in terrazza. Dopo tre minuti, l’attrice è distesa su un tavolo, nuda e legata, mentre Silvana Bacci la tortura per finta in un gioco di ruolo. Subito dopo, troviamo Catherine Spaak nuda mentre fa delle visite mediche.
Il film è molto ricco di scene di nudo, alcune molto brevi, altre lunghe, tutte interessanti. Dopo sedici minuti dall’ultima, Catherine Spaak si spoglia completamente nuda ed entra nel letto insieme a un uomo. La storia si sposta subito al giorno dopo e i due attori stanno viaggiando in macchina. Catherine si spoglia anche qui, gettando gli abiti dal finestrino. Undici minuti dopo, l’ultima scena hot. Catherine Spaak si spoglia, poi cavalca il suo partner come fosse un cavallo.
