La piel que habito

Regia di: Pedro Almodòvar

Nudometro:

Il titolo italiano è La pelle che abito. Un brillante chirurgo plastico, perseguitato da tragedie passate, crea un tipo di pelle sintetica in grado di resistere a qualsiasi tipo di danno. La sua cavia è una donna misteriosa e volubile che possiede la chiave della sua ossessione.
All’ottavo minuto, un uomo ammira Elena Anaya nuda su un grande schermo televisivo. L’attrice è voltata su un fianco e vediamo la schiena e il culo. Quando la donna si volta possiamo vedere il resto del suo corpo, sul quale ci sono alcune cicatrici (finte ovviamente). L’uomo entra nella sua stanza, la prende in braccio e la porta su un lettino di ambulatorio medico. Tre minuti dopo stiamo guardando Elena Anaya in topless, sdraiata su un tavolo operatorio e con alcune linee disegnate sul suo corpo nudo. Venti minuti dopo l’attrice indossa un body molto attillato. Sopra di lei c’è un ragazzo vestito da tigre che le strappa il body e le lecca il seno, poi la porta in un’altra stanza, dove finisce di spogliarla e fa sesso con lei. Sette minuti dopo Elena Anaya fa sesso a letto con un uomo, poi si addormenta tra le sue braccia. Dodici minuti dopo Blanca Suárez è distesa su un prato. Un ragazzo la bacia e intanto la spoglia. Ventidue minuti dopo Elena Anaya è seduta in topless su una sedia. Dietro di lei, un uomo le soppesa le tette con le mani. Venti minuti dopo c’è l’ultima scena di sesso del film. Elena Anaya è distesa nuda su un letto e un uomo è sopra di lei.

Nude scenes

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