Il regista Alain Robbe-Grillet ci propone uno dei suoi film nei quali smonta i meccanismi del cinema per spiazzare lo spettatore. La figlia di un banchiere potrebbe essere rapita, così lui per proteggerla la porta in una villa piene di ragazze che sono state rapite e in attesa di riscatto. Nella villa si compiono varie depravazioni sessuali, e siamo certi che iniziate ad essere confusi da questa trama. A riportare lucidità nelle nostre menti ci pensano le attrici nude, che sono numerose.
Le prime tette ce le mostra Christine Boisson, in una sequenza che si svolge in una galleria ferroviaria. Più tardi, un uomo alza la gonna di Nathalie Zeiger per farle un’iniezione. È la volta di Anicée Alvina, che si sta vestendo, aiutata dalla cameriera. L’attrice ci mostra il suo seno piccolo e perfetto.
Nella scena seguente, Christine Boisson si sfila il vestito e regala un nudo integrale agli spettatori. Favolosa. Poco dopo, non accreditata, appare Virginie Vignon, capelli rossi e lingerie nera. Minuti dopo, un uomo spoglia Nathalie Zeiger di fronte a un gruppo di persone. A seguire, una lunga sequenza con Anicée Alvina completamente nuda, prima si fa un bagno nella vasca, poi va a letto con un uomo.
Seguono tre intriganti sequenze con protagonista Sylvia Kristel. L’attrice è nuda e distesa sulla paglia, poi è impegnata in un servizio fotografico. Nella lunga scena seguente, Christine Boisson si finge morta e ci regala un funerale con nudo integrale annesso.
In una scena seguente, Anicée Alvina è nuda, in una posizione leggermente blasfema, e osserva un uomo che spoglia Sylvia Kristel. Nell’ultima scena di nudo, Christine Boisson esce da un baule completamente nuda e guarda due uomini che stanno giocando a carte.
