Il regista Lucio Fulci, tormentato da incubi ispirati alle sue violente scene cinematografiche, si sottopone all’ipnosi del dottor Schwarz per affrontare i suoi disturbi. Nel frattempo, una serie di omicidi sconvolge il mondo reale…
Verso la fine degli anni 80 il cinema di genere italiano è in crisi. Alcune sale cinematografiche hanno chiuso e oltreoceano si realizzano film sempre più ricchi di effetti e tecnologie. Alcuni registi cercano di realizzare prodotti per la televisione, come la serie di film “Lucio Fulci presenta”, pensata per la televisione ma rifiutata perché eccessivamente violenta. I film vengono successivamente distribuiti nel mercato home video, ma quando Lucio Fulci realizza Un gatto nel cervello sono praticamente tutti inediti. Per questo motivo, il regista utilizza vari spezzoni di questi film da inserire nel suo.
Al quindicesimo minuto Malisa Longo (accreditata come Melissa Lang) è distesa a letto e sta leggendo una rivista. Un uomo si avvicina al letto e lei si volta per parlare con lui. Dal babydoll le esce una tetta. Questo di Malisa Longo è l’unico nudo originale del film. Cinque minuti dopo, vediamo Teresa Razzaudi nuda insieme a un uomo, mentre il regista li dirige. Questa è una sequenza presa da Il fantasma di Sodoma. Venticinque minuti dopo il regista spia la vicina di casa (Silvia Conti) dalla finestra. Lei se ne accorge e ammicca, poi improvvisa uno spogliarello. La scena proviene dal film Massacre del regista Andrea Bianchi. Cinque minuti dopo c’è un’altra scena presa da Massacre: Manya che fa sesso con un uomo in auto in mezzo a un bosco, di notte. Quindici minuti dopo troviamo Jessica Moore nuda sotto la doccia. La scena è tratta dal film Non avere paura della zia Marta.
Verso la fine degli anni 80 il cinema di genere italiano è in crisi. Alcune sale cinematografiche hanno chiuso e oltreoceano si realizzano film sempre più ricchi di effetti e tecnologie. Alcuni registi cercano di realizzare prodotti per la televisione, come la serie di film “Lucio Fulci presenta”, pensata per la televisione ma rifiutata perché eccessivamente violenta. I film vengono successivamente distribuiti nel mercato home video, ma quando Lucio Fulci realizza Un gatto nel cervello sono praticamente tutti inediti. Per questo motivo, il regista utilizza vari spezzoni di questi film da inserire nel suo.
Al quindicesimo minuto Malisa Longo (accreditata come Melissa Lang) è distesa a letto e sta leggendo una rivista. Un uomo si avvicina al letto e lei si volta per parlare con lui. Dal babydoll le esce una tetta. Questo di Malisa Longo è l’unico nudo originale del film. Cinque minuti dopo, vediamo Teresa Razzaudi nuda insieme a un uomo, mentre il regista li dirige. Questa è una sequenza presa da Il fantasma di Sodoma. Venticinque minuti dopo il regista spia la vicina di casa (Silvia Conti) dalla finestra. Lei se ne accorge e ammicca, poi improvvisa uno spogliarello. La scena proviene dal film Massacre del regista Andrea Bianchi. Cinque minuti dopo c’è un’altra scena presa da Massacre: Manya che fa sesso con un uomo in auto in mezzo a un bosco, di notte. Quindici minuti dopo troviamo Jessica Moore nuda sotto la doccia. La scena è tratta dal film Non avere paura della zia Marta.