De Sade 70 è un film del 1969 diretto da Jesús Franco, noto anche con i titoli Philosophy in the Boudoir o Eugenie… the Story of Her Journey into Perversion. Quest’opera cinematografica rappresenta una libera interpretazione moderna del celebre romanzo del Marchese de Sade, “La filosofia nel boudoir”.
Dopo il successo di Marquis de Sade: Justine, il produttore Harry Alan Towers commissiona a Jesús Franco un secondo adattamento delle opere di de Sade. Contrariamente al suo predecessore, questo film viene concepito come una produzione a basso costo ambientata in tempi moderni. Girato sulle coste spagnole, il film sfrutta abilmente le location naturali, risultando esteticamente apprezzato dalla critica nonostante il budget limitato. Tuttavia, ha una distribuzione problematica, specialmente in Gran Bretagna, e rimane praticamente invisibile fino all’uscita del DVD nel 2002. La ragione di questa scarsa visibilità potrebbe essere legata a Christopher Lee, che appare brevemente nel film senza essere pienamente consapevole della sua natura. Quando scopre che il suo nome è associato a un film erotico, probabilmente l’attore agisce per limitarne la distribuzione.
Madame de Saint-Ange (Maria Rohm) invita la giovane Eugénie (Marie Liljedahl) nella sua isola privata. Qui Eugénie viene sottoposta a tre riti di iniziazione sadico-erotica, che culminano con l’apparente uccisione di Madame de Saint-Ange.
Al quarto minuto del film, Maria Rohm è stesa a letto e sta leggendo un libro. La donna indossa soltanto una camicia nera trasparente. Quando si alza dal letto ammiriamo il suo corpo nudo sotto la stoffa. Poco dopo suona il telefono. Maria risponde e si stende nuovamente a letto mentre parla. Al dodicesimo minuto, un uomo alle spalle di Maria la spoglia e la bacia. Un istante dopo i due stanno facendo sesso sul letto. Al sedicesimo minuto l’attrice è sdraiata su una poltrona di vimini in terrazzo. Indossa un paio di collant senza mutande. Al venticinquesimo minuto la bella attrice svedese Marie Liljedahl è completamente nuda nella vasca da bagno. Maria Rohm, anche lei nuda, si inginocchia accanto alla vasca e aiuta Marie a lavarsi. Dopo il bagno Marie si stende su un prato artificiale accanto alla vasca e Maria la massaggia con dell’olio, poi si baciano con passione. Al trentasettesimo minuto Marie Liljedahl è stesa a letto in una stanza illuminata da una luce rossa. Maria Rohm le toglie i vestiti, poi va a sedersi su una sedie di vimini. Un uomo si avvicina a Marie e inizia a fare sesso con lei. Maria guarda, poi si unisce ai due. Al cinquantatreesimo minuto c’è un altro threesome, questa volta sul divano. Nella scena seguente Marie Liljedahl è seduta sul divano con il seno scoperto. Maria e un uomo la frustano in una pratica BDSM. Al sessantaduesimo minuto assistiamo a un breve nudo di Marie davanti allo specchio. Al settantaquattresimo minuto Maria Rohm è stesa sul pavimento di una stanza illiuminata di rosso. Attorno a lei, Marie Liljedahl e altri uomini e donne la spogliano e la toccano. Due minuti dopo Marie resta sola nella stanza, si alza in piedi, esce di casa e corre nuda sulla spiaggia.
Dopo il successo di Marquis de Sade: Justine, il produttore Harry Alan Towers commissiona a Jesús Franco un secondo adattamento delle opere di de Sade. Contrariamente al suo predecessore, questo film viene concepito come una produzione a basso costo ambientata in tempi moderni. Girato sulle coste spagnole, il film sfrutta abilmente le location naturali, risultando esteticamente apprezzato dalla critica nonostante il budget limitato. Tuttavia, ha una distribuzione problematica, specialmente in Gran Bretagna, e rimane praticamente invisibile fino all’uscita del DVD nel 2002. La ragione di questa scarsa visibilità potrebbe essere legata a Christopher Lee, che appare brevemente nel film senza essere pienamente consapevole della sua natura. Quando scopre che il suo nome è associato a un film erotico, probabilmente l’attore agisce per limitarne la distribuzione.
Madame de Saint-Ange (Maria Rohm) invita la giovane Eugénie (Marie Liljedahl) nella sua isola privata. Qui Eugénie viene sottoposta a tre riti di iniziazione sadico-erotica, che culminano con l’apparente uccisione di Madame de Saint-Ange.
Al quarto minuto del film, Maria Rohm è stesa a letto e sta leggendo un libro. La donna indossa soltanto una camicia nera trasparente. Quando si alza dal letto ammiriamo il suo corpo nudo sotto la stoffa. Poco dopo suona il telefono. Maria risponde e si stende nuovamente a letto mentre parla. Al dodicesimo minuto, un uomo alle spalle di Maria la spoglia e la bacia. Un istante dopo i due stanno facendo sesso sul letto. Al sedicesimo minuto l’attrice è sdraiata su una poltrona di vimini in terrazzo. Indossa un paio di collant senza mutande. Al venticinquesimo minuto la bella attrice svedese Marie Liljedahl è completamente nuda nella vasca da bagno. Maria Rohm, anche lei nuda, si inginocchia accanto alla vasca e aiuta Marie a lavarsi. Dopo il bagno Marie si stende su un prato artificiale accanto alla vasca e Maria la massaggia con dell’olio, poi si baciano con passione. Al trentasettesimo minuto Marie Liljedahl è stesa a letto in una stanza illuminata da una luce rossa. Maria Rohm le toglie i vestiti, poi va a sedersi su una sedie di vimini. Un uomo si avvicina a Marie e inizia a fare sesso con lei. Maria guarda, poi si unisce ai due. Al cinquantatreesimo minuto c’è un altro threesome, questa volta sul divano. Nella scena seguente Marie Liljedahl è seduta sul divano con il seno scoperto. Maria e un uomo la frustano in una pratica BDSM. Al sessantaduesimo minuto assistiamo a un breve nudo di Marie davanti allo specchio. Al settantaquattresimo minuto Maria Rohm è stesa sul pavimento di una stanza illiuminata di rosso. Attorno a lei, Marie Liljedahl e altri uomini e donne la spogliano e la toccano. Due minuti dopo Marie resta sola nella stanza, si alza in piedi, esce di casa e corre nuda sulla spiaggia.